[Bruna Doria/ Cappelli, trame e segreti/ Hats, Threads and Secrets...]

 "Alla fine degli anni Sessanta Bruna Doria, attenta osservatrice delle vicende artistiche della sua epoca, fu inevitabilmente attratta dal movimento naïf, dal momento che il mondo fiabesco e magico che descriveva ben si sposava con la sua produzione fantastica e il suo inesauribile mondo interiore. Sensibile interprete della realtà quotidiana, l’artista seppe vivere appieno il suo momento storico, comprendendone appieno i fenomeni artistici contemporanei. Già da allora la sua pittura catalizzava le attenzioni di critici e personaggi illustri di tutta Italia, da Giorgio Strehler a Renzo Margonari, da Vico Calabrò a Diego Valeri, da Mario Stefani a Renzo di Martino, da Renato Guttuso a Mario De Micheli.

Negli anni Ottanta poi, la sua pittura, costruita con uno stile personalissimo, si concentrava sulla critica sociale e sulla percezione di una realtà spirituale viva, anche se inquietante.

Dagli anni Novanta le sue tele iniziarono a popolarsi di una natura sempre più rigogliosa e debordante con allusioni neanche troppo velate alla potenza dell’eterno femminino, frequentemente simboleggiato dalle conchiglie."

 Marta Boscolo Marchi, ottobre 2022

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